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Inside AIC: la storia di Anna Cannizzaro

Inside AIC | La storia di Anna Cannizzaro

Questa rubrica vi porta alla scoperta dei membri di AIC Calabria. Con 6 semplici domande impareremo a conoscere tutti i volontari che quotidianamente si impegnano per la riuscita dei nostri progetti e per la crescita costante della nostra sede calabrese. 

Iniziamo con la nostra Anna Cannizzaro: una delle nostre colonne portanti

Chi sei?

Mi chiamo Anna Cannizzaro e sono celiaca da 23 anni.

Che fai nella vita?

Sono docente di scuola primaria

Perché hai deciso di associarti ad AIC Calabria?

Quando ho ricevuto la diagnosi di celiachia non se ne sapeva nulla ed io, insieme ad altre due ragazze ci siamo ritrovate a riorganizzare la nostra vita sociale decidendo così di rimboccarci le maniche perché non volevamo rinunciare ad una normale vita da ragazze che la diagnosi di celiachia aveva distrutto.

Sia io che  le altre “colleghe” celiache ci siamo buttate in AIC ancora sconosciuta in Calabria. Abbiamo costituito il primo gruppo giovani ed abbiamo organizzato eventi per giovani di carattere sia ludico che scientifico grazie al nostro mentore il Dott. Claudio Romano che ha creduto in noi fin da subito dicendoci: “è la vostra vita, andatela a prendere. La celiachia non vi può impedire di essere quello che volete”

Presto, però, le mie colleghe di avventura sono andate a vivere fuori Calabria e mi ritrovai a richiedere al consiglio direttivo regionale di entrare a farne parte, perché volevo fare di più. E da lì è partita un’avventura che con tenacia ho portato avanti, non senza fatica e momenti in cui ho pensato di arrendermi.

Entrai in AIC principalmente perché aiutando gli altri riuscii a ” digerire” meglio la mia celiachia.

Qual è il tuo ruolo nell’associazione e di cosa ti occupi?

Ho iniziato come giovane in AIC ed ho ricoperto tantissimi ruoli: dalla segreteria alla nomina a referente provinciale, fino a presidente regionale. Con gli anni e l’esperienza sono riuscita a ricoprire ruoli nazionali importanti come la referente del sud per AFC ( alimentazione fuori casa) fino ad arrivare ad essere un consigliere nazionale di SBS ( spiga barrata service)

Quali sono i benefici che trai da questa esperienza di volontariato?

Adoro aiutare gli altri ad avere sempre più conquiste. È importante per noi che ogni singolo territorio della regione riesca ad offrire anche le minime attenzioni per garantire al celiaco di vivere la sua vita con la massima tranquillità.

Mentre vivevo questa avventura, il mio primogenito è diventato celiaco e questo è stato il motore propulsivo affinché io mi incaponissi per mio figlio e di conseguenza anche per gli altri per avere una condizione di vita più normale possibile. 

Cosa diresti ad un tuo amico celiaco per convincerlo ad associarsi o diventare volontario?

Se vogliamo avere sempre di più dobbiamo essere una squadra e non tanti singoli. Solo insieme riusciremo a dare a noi, ai nostri figli e a tutti gli altri una vita sociale migliore. 

AIC è ognuno di noi

Vuoi diventare anche tu un nostro volontario?

 

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