La dieta senza glutine prevede delle rinunce ma la cosa non deve spaventare, non si tratta infatti di un’alimentazione punitiva o limitante pur dovendo escludere alcuni cibi importanti nella dieta mediterranea come i cereali contenenti glutine.
Nell’alimentazione mediterranea, infatti, sono tantissimi gli alimenti naturalmente privi di glutine che ognuno di noi consuma giornalmente, sia egli celiaco o meno, e che sono alla base di numerose ricette.
Il celiaco dispone dunque di tutti i componenti per una dieta bilanciata e varia, con una particolare attenzione da prestare nella scelta delle fonti di carboidrati che devono sostituire i cereali vietati. Scelta che non deve ricadere solo sui prodotti sostitutivi senza glutine, ma anche sui cereali naturalmente senza glutine come, ad esempio, riso e mais o altre fonti di carboidrati come le patate.
Come variare la propria dieta senza glutine?
L’esclusione del glutine dalla dieta, e quindi di grano, orzo, segale, e cereali simili, condiziona inevitabilmente scelte alimentari ed abitudini quotidiane come fare la spesa o mangiare fuori casa. Tuttavia, queste attenzioni non devono escludere le regole di base di una alimentazione sana e i principi della dieta mediterranea, rappresentati da: cereali (nel nostro caso privi di glutine), legumi, frutta, ortaggi, pesce e olio di oliva.
Consigli utili
Il contenuto in energia, fibre vegetali e vitamine, il contenuto e la composizione dei grassi prevalentemente di origine vegetale di questi alimenti hanno un ruolo protettivo verso molte patologie e favoriscono un buono stato di salute generale. La principale fonte di calorie, circa il 55%, deve derivare da carboidrati contenuti negli alimenti di origine vegetale (cereali, legumi, tuberi, ortaggi e frutta).
I grassi totali (grassi presenti principalmente negli alimenti di origine animale e condimenti) non devono superare il 30% dell’apporto calorico giornaliero, mentre il restante 15% circa del fabbisogno energetico deve essere coperto dalle proteine.
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